COLESTEROLO E TRIGLICERIDI

Il dosaggio del colesterolo, insieme all'esame dei trigliceridi, è il test più utile in assoluto per conoscere lo stato del metabolismo dei grassi, ovvero, di quel complicato processo che trasforma gli alimenti in energia. Solitamente questi due esami sono consigliati a tutti, ma in particolar modo si rivelano utili nelle persone che soffrono di arteriosclerosi, ovvero l'alterazione che predispone all'insorgenza di infarto o di ictus.

Quello totale

Il colesterolo è una sostanza essenziale, che rappresenta la base chimica per la sintesi di alcuni ormoni ed entra in gioco anche come "mattone" nella formazione di tutte le membrane delle cellule. Il livello di colesterolo nel sangue dipende da quello che si mangia; tuttavia è necessario sfatare la convinzione che se una persona digiuna la sera prima del prelievo, il suo colesterolo, sul referto, risulta basso. Il colesterolo è infatti abbastanza stabile e per farlo abbassare in modo significativo, è necessario rispettare una dieta ristretta (e soprattutto povera di grassi animali) per almeno una ventina di giorni. Il colesterolo totale, se supera il valore di 200, diventa un fattore di rischio per l'arteriosclerosi, quindi per l'infarto e l'ictus.

L'HDL

Il colesterolo non è tutto uguale. Tutti i grassi sono presi nel sangue da proteine che li portano ai vari organi. Le proteine HDL sono costituite da molecole con una struttura molto grande. Tali dimensioni consentono loro di "spazzare" fisicamente le arterie e di ripulire dai depositi arteriosclerotici. Inoltre, le HDL hanno la funzione di riportare il colesterolo al fegato, quindi di sottrarlo al sangue. Il colesterolo HDL è quindi molto utile, ed è importante che il suo livello sia alto (maggiore di 35 mg/dl %). Una persona infatti che ha un colesterolo totale alto, ma un HDL a un livello significativo non è a rischio quanto una persona che, insieme a un colesterolo totale alto, presenta anche un abbassamento dell'HDL (al di sotto di 35). Colesterolo totale e HDL sono quindi due valori da mettere in strettissima relazione. E' ormai dimostrato a livello scientifico che mezzo bicchiere di vino rosso a pasto favorisce l'aumento del colesterolo HDL.

Non serve la dieta . L'esame del colesterolo deve essere eseguito a digiuno almeno dalla sera prima. Non bisogna inoltre modificare la propria dieta nel periodo precedente all'esame: prima di tutto perchè non influirebbe sul valore del colesterolo e secondariamente perchè se la dieta si protrae per più di tre settimane prima del prelievo, si otterrebbe una modifica del valore che renderebbe il prelievo "falso". Se si è abituati a mangiare troppi grassi, quindi, bisogna continuare a farlo anche prima dell'esame in modo che il risultato dia una risposta corretta del proprio stile di vita. Sarà poi il medico a decidere, in base al referto, se sia necessario o meno modificare la propria dieta e soprattutto a consigliare gli alimenti giusti.

La "scorta"

I trigliceridi (che dovrebbero andare da 40 a 170 mg/dl) sono sostanze grasse che rappresentano la scorta adiposa dell'organismo. A differenza del colesterolo, che serve anche a costruire le cellule, essi hanno la sola funzione di "scorta" a medio ed a lungo termine, dal momento che non forniscono immediatamente energia (come il glucosio), ma vengono utilizzati solo nei momenti di emergenza, quando, cioè, l'organismo ha bisogno di energie. Una loro carenza, quindi, non sottintende disturbi seri, come quando è insufficiente il glucosio, ma indica soltanto il periodo di denutrizione. I trigliceridi entrano nell'organismo insieme ai cibi (soprattutto burro, insaccati e formaggi grassi) e non appena l'intestino li assorbe, vengono catturate da particolari proteine, i chilomicroni, e trasportati al fegato e al tessuto adiposo per essere immagazzinati. Nel momento in cui l'organismo ha bisogno di energie, altre proteine (chiamate Vldl) intaccano le scorte e trasportano i trigliceridi in circolo. Solitamente un aumento dei trigliceridi denota un tipo di alimentazione troppo ricca di grassi; tuttavia (e questo vale anche per il colesterolo) il livello dei trigliceridi può essere elevato indipendentemente dal tipo di dieta. Questo dipende da una predisposizione genetica ad avere i trigliceridi o il colesterolo elevati. I trigliceridi sono stati fino a poco tempo fa piuttosto sottovalutati. Oggi, invece, si sa che, se un loro aumento si associa a forti diminuzioni di colesterolo HDL, rappresentano anch'essi fattori di rischio per infarto e ictus.

12 ore di digiuno . I trigliceridi sono valori molto influenzabili dall'alimentazione immediatamente precedente al prelievo. Se si mangiano cibi grassi nei giorni che precedono l'esame, è possibile che il livello dei trigliceridi si riveli alto. Anche l'alcol sortisce questo effetto. Prima dell'esame, quindi, è consigliabile il digiuno dalla sera prima.

L'arteria sana

Quando il livello di colesterolo nel sangue è normale, le pareti delle arterie sono libere da depositi pericolosi e il flusso sanguignoè regolare.

La formazione del grasso

Se il grasso nel sangue raggiunge concentrazioni elevate, sulle pareti arteriose si formano pericolosi depositi che riducono il diametro ostacolando il normale scorrimento del sangue. I fattori che amplificano gli effetti dell'ipercolesterolemia sono: fumo, scarsa attività fisica, ipertensione.

L'arteria occlusa

L'arterosclerosi, il "tappo" di grasso che può arrivare a occludere le arterie, è causa di pesanti disturbi e malattie cardiovascolari, come ictus, infarto miocardico, paresi e insufficienza renale. Per evitare che il livello di colesterolo raggiunga livelli pericolosi si può agire con dieta sport e farmaci.

Per capire meglio

- Colesterolo totale

Se >: arteriosclerosi

fino a 200 mg/dl %

- Colesterolo HDL

Se <: infarto, ictus

> di 35 mg/dl %

- Trigliceridi

Se >: infarto, ictus

da 40 a 170 mg/dl %

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